La visione dell’industria italiana

Interclub a cura del RC Bari con i RC Metropolitani e con RC Bitonto Terre dell’Olio

Vincenzo Boccia, nella sua relazione, ha trattato le tematiche riguardanti l’industria italiana in un mondo in cui si cerca di conciliare sempre più la globalizzazione, l’innovazione e il futuro sostenibile, veri e propri cardini per migliorare le politiche industriali e di competitività del nostro Paese. Queste sono basi importanti e propositi per il futuro.
Riporto alcuni passaggi del suo intervento…

“La ricerca di macchine e soluzioni in grado di soddisfare le mutevoli
condizioni del mercato sono alla base di un successo non scontato in un
ambito tradizionale dell’industria che richiede forti investimenti e alta produttività per superare una concorrenza sempre più agguerrita”.
La Confindustria, afferma, ”deve essere un protagonista del cambiamento
del paese funzionando da ponte tra le esigenze delle imprese e quelle della società, e con il Governo occorre aprire un dialogo basato sul principio della corresponsabilità. Sostenitore “del patto della Fabbrica per rendere le aziende italiane più forti e competitive nella consapevolezza che solo innovando e coltivando il coraggio dell’investimento sia possibile fare dell’Italia, secondo paese industriale d’Europa e settimo nel mondo, una formidabile piattaforma produttiva per i mercati di nicchia del futuro”.
Convinto “del ruolo sociale delle imprese, che devono essere protagoniste
dello sviluppo e della vita delle comunità in cui sono inserite, Boccia è convinto che l’imperativo categorico di creare ricchezza non debba essere fine a se stessa, ma debba servire a creare una società più equa, con meno disuguaglianze, dove il nemico da combattere sia la povertà”.