La storia della Beata Elia di San Clemente

Giovedì 9 giugno alle ore 20,30 presso l’Albergo delle Nazioni e su piattaforma Zoom si è svolta la riunione su “La storia della beata Elia di San Clemente”. Relazione di Padre Luigi Gaetani OCD, Provinciale dei Carmelitani Scalzi, Presidente Nazionale della Conferenza Italiana Superiori Maggiori.

Dopo l’apertura della riunione e la lettura delle notizie del Club da parte del Vice Presidente Avv. Fabio Ruggiero in sostituzione del consigliere segretario Prof. Carmine Clemente, che ha annunciato la propria assenza, il Presidente Prof. D’Abbicco introduce il tema e il relatore della serata. Ricorda brevemente la figura della Beata Elia San Clemente e l’importanza che essa assume in particolare nella sua città natìa di Bari.

Prima di cedere la parola al relatore, il Presidente ricorda la realizzazione di alcuni service che il Rotary Club Bari Ovest ha finalizzato, in particolare è stato completato il Global Grant in Benin “The first gift is a smile”, con la consegna dei macchinari per la diagnosi prenatale e neonatale e con i corsi di formazione ad opera dei volontari rotariani. Il PDG Avv. Ranieri interviene per ricordare come i moltissimi progetti realizzati in Benin sono stati resi possibili dall’iniziativa della Dott.ssa Eliana Centrone che per prima è stata promotrice dell’importante progetto 3H “Acqua Sana per l’Africa”. Inoltre è stato consegnato il pianoforte per l’umanizzazione delle cure oncologiche presso l’Istituto Tumori di Bari.

Padre Luigi Gaetani ringrazia per l’invito ma soprattutto per la sensibilità culturale e l’attenzione per questi temi. Inizia la sua relazione a partire dalla nascita della Beata nel 1901 in Bari con il nome di Teodora. Nel 1920 entra nel monastero della Carmelitane scalze di San Giuseppe in Bari e il 25 dicembre 1927 muore per encefalite. Ne traccia la sua figura come di una donna “tutta dentro un frammento di esistenza, piccolissima nella sua statura fisica”.

Il primo fotogramma tracciato dal relatore è di un’esistenza concava: le lettere e gli scritti della Beata Elia che sono state pubblicate e chi vuole conoscerla ha necessità di bere da queste 2 fonti per entrare nella comprensione della beata Elia.

Entrare nella sua vita attraverso i suoi scritti e lettere e la sua sensibilità per comprendere come la sua esistenza contratta in realtà è piena di esperienza di vita e di gioia, è un’esistenza appunto concava in cui troviamo il pieno della vita non in senso temporale ma spirituale secondo una linea non retta ma curva.

Un secondo fotogramma è dato dalla sua esistenza “attenta” e non distratta, intendendo con ciò la sua particolare attenzione alle persone, alle cose, alla natura, al mistero stesso di Dio. La sua capacità e attitudine contemplativa delle cose e della natura che superano la dimensione quantitativa del tempo e dello spazio. L’attitudine contemplativa è un carattere specifico della Beata che permette di non soffermarsi sugli aspetti esteriori e che permette il vero incontro con le persone e con Dio.

Il rapporto con la famiglia, i genitori, dai quali sicuramente si impregna di tenerezza e misericordia e contemplazione. Questo si collega alla sua devozione Mariale per l’Eucarestia, come esperienza che l’ha Cristificata e l’ha accompagnata tutti i giorni della sua vita a partire dal giorno della Prima Comunione.

La sua esistenza è un processo di maturazione per una vita che ci insegna ad amare come ha amato Cristo.

L’ultimo fotogramma ci viene dato dall’insegnamento della Beata per cui si impara scendendo e non salendo seguendo proprio l’insegnamento di Gesù. L’importanza dell’umiltà, della sua misura, la misura di se stessi, sono aspetti profondi dell’esistenza breve e concava dell’esistenza profondamente umana della sua vita.

A conclusione della relazione di Padre Luigi Gaetani, o meglio del suo racconto molto coinvolgente ed efficace della vita e dei caratteri essenziali dell’esistenza umana e spirituale della Beata, vi sono alcuni interventi. Vi è anche la testimonianza diretta avvenuta al cognato di una storia di una guarigione inspiegabile da una malattia grave in cui vi è stata la richiesta di intercessione della Beata Elia di San Clemente. Segue una breve replica di padre Luigi Gaetani a cui segue l’intervento dell’Assistente al Governatore Prof. Antonio Quaranta che (dopo aver riportato i saluti del Governatore Prof. Avv. Gianvito Giannelli) conclude la riunione sottolineando l’importanza della virtù dell’amore per gli altri propria della Beata come modello di vita che caratterizza e deve caratterizzare laicamente lo spirito di servizio e di amicizia dei rotariani nel mondo.

La riunione termina alle ore 22.30 al tocco della campana da parte del Presidente Prof. D’Abbicco.