Il cammino per la parità di genere

Giovedì 18 gennaio 2025 presso la riunione del Rotary Club Bari Ovest, è intervenuto il Prefetto a r. Carlo Schilardi, Presidente on. di Sezione del Consiglio di Stato sul tema “Il lungo cammino della Donna nella conquista della parità di genere”.

Nell’esordio della serata il Prefetto in carica Francesco Russo e la Presidente Commissione Pari Opportunità del Comune di Bari Silvia Russo Frattasi hanno salutato il nostro ospite e la platea, che per l’argomento della relazione è stata particolarmente partecipata da soci e da numerosi ospiti.

Dopo la lettura del più che corposo curriculum del dott. Schilardi da parte del Presidente del Rotary Club Bari Ovest Prof. Carmine Clemente, il relatore ha esposto in maniera analitica i passi legislativi intrapresi in seguito alle mutate condizioni sociali ed economiche della figura femminile in Italia a partire dai primi anni del Novecento, anni che hanno vissuto la catastrofe della Prima Guerra Mondiale .

1919: abrogazione dell’autorizzazione maritale che costituì un’importantissima innovazione nel quadro sociale dell’Italia del primo Novecento, introducendo il percorso verso la parità tra i sessi. In base a questa norma, infatti, la donna era teoricamente abilitata «a pari titolo degli uomini» all’esercizio di tutte le professioni ed a coprire tutti gli impieghi pubblici, restando comunque esclusa dagli impieghi giurisdizionali o dall’esercizio di diritti e di potestà politiche, o che attengono alla difesa militare dello Stato.

1946: voto alle donne

Anni ’50: prime leggi alle lavoratrici madri, la donna incinta non si può licenziare

Fino agli anni ’60 tutto resta immobile nonostante la Costituzione dia uguaglianza a tutti i cittadini, ma Rosanna Oliva proprio in quegli anni vince il ricorso presso la Corte Costituzionale, dopo il rifiuto, in quanto donna, del Ministero dell’interno di ammetterla al concorso per la carriera prefettizia. La sentenza della Consulta a suo favore fu una decisione storica, in quanto aprì i concorsi pubblici anche alle donne. Si dovette, però, aspettare fino al 1963 perché fosse indetto il primo concorso aperto anche alle donne e 8 di queste diventarono magistrati.

1968: abolizione del reato di adulterio che colpiva solo la donna

1970: introduzione del divorzio nell’ordinamento giuridico italiano

1975: la moglie acquisisce la legittima nella eredità

1981: aboliti il delitto d’onore e il matrimonio riparatore

1996: norme contro la violenza sessuale, si afferma il principio per cui lo stupro è un crimine contro la persona e non contro la morale pubblica (la donna non è un oggetto bensì un soggetto)

1999: accesso al servizio militare a pieno titolo per le donne

2016: legge Cirinnà, si è potuto dire in modo ufficiale che la famiglia non è fondata in modo esclusivo sul matrimonio, ma su una comunione di vita materiale e spirituale